Dieci – un numero al giorno

Un numero dopo l’altro, abbiamo esaurito le cifre singole e veniamo adesso al numero 10.

Tutte le indicazioni etimologiche reperibili, abilmente tacciono intorno alla differenza sostanziale tra l’inglese Ten (di derivazione germanica) e le altre lingue europee dove il termine ha una chiara derivazione latina (che facilmente, tramite il greco, arriva poi al sanscrito daša). Un piccolo mistero dunque che rimane, per la mia modesta opinione, irrisolto, riguarda il come si arrivi allo stesso daša sanscrito dal proto-germanico tehun. Ma non sono un’esperta del settore, quindi in definitiva mi fido.

 

180520Un numero al giorno - 010

Parliamo dell’arabo: l’apostrofo iniziale indica la solita ‘ayn che calca la a successiva; la scrittura sh indica un suono unico paragonabile al suono sh inglese.

Qualche appunto intorno alla scrittura in cifre – introdotta anche in Europa proprio tramite la cultura arabo-persiana della cosiddetta «epoca d’oro dell’Islam» grazie a matematici come Al-Khwarizmi, al-Kindi e altri (vedi articolo Il metodo della falsa posizione e le origini dell’algebra moderna, ma prometto ulteriori approfondimenti prossimamente): come potete notare confrontando con la scrittura dell’uno e dello zero, contrariamente alle parole, i numeri in cifre arabe si scrivono nello stesso ordine come nelle lingue europee: le cifre di rango più basso a destra e quelle di rango più alto via via a sinistra. Strano, non è vero?

Continuate a seguire la rubrica Numerando (prossimamente con pagina dedicata) e non dimenticate di proporre i vostri commenti: sono sempre i benvenuti!

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