Una parola al giorno – Aritmetica

«Una parola al giorno», quattro lingue con permesso di soggiorno euro-mediterraneo.

Come anticipato ieri, oggi vediamo la parola Aritmetica intesa come scienza.

Poca differenza quindi rispetto a quanto detto ieri: l’etimologia è la stessa.

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L’espressione araba significa letteralmente «scienza del contare» o «scienza del calcolo» e troveremo ancora la radice H-s-b (piccolo spoiler!) parlando del calcolo differenziale, del calcolo integrale e della trigonometria.

Sebbene a una riflessione superficiale l’aritmetica sembri una disciplina «facile», in realtà a ben guardare essa è vasta e affascinante, comprendendo anche l’aritmetica modulare (vedi i due recenti articoli Modulo sette – come si comportano le potenze di 10 e Fidarsi è bene ma… l’artimetica modulare è meglio).

Se poi si comincia a riflettere sulla struttura a «sviluppo in serie di potenze» del sistema decimale, e poi a riflettere ancora di più sul fatto che il sistema decimale «non è da solo nell’universo», anzi, già l’abaco cinese o Suan Pan ammiccava a un possibile calcolo esadecimale… ebbene, qualcuno aveva detto «semplice»?

Dite la vostra nei commenti, mi interessa!

#unaparolaalgiorno #ditelavostra #lafacciamofacile

 

Una parola al giorno – Aritmetico

«Una parola al giorno», quattro lingue con permesso di soggiorno euro-mediterraneo, per comunicare piacevolmente persino la matematica!

Oggi vediamo la parola Aritmetico, nel senso dell’aggettivo, da declinare eventualmente al femminile secondo le regole di ciascuna lingua.

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L’arabo Hisâbiyy ha la solita H aspirata e per questo scritta in maiuscolo, oltre alla vocale â lunga. La radice H-s-b ha i significati di «contare», «numerare», «computare» o «calcolare» ed è importante in quanto matrice di diverse espressioni coraniche, come «Iddio dà a chi vuole senza chiedere conto», «il Sole e la Luna [li ha creati] secondo due calcoli» e altre.

 L’etimologia di aritmetica è dal greco arithmós, che significa «numero» ma anche «collegamento», «disposizione», «ordine». I dizionari etimologici collegano poi la parola greca alla radice ar- per il significato di «congiungere», «collegare», citando a tal proposito anche la parola armoniaMi viene allora da pensare – pensiero mio e totalmente ascientifico – che la stessa parola aritmetica racchiude i concetti di ritmo e di armonia: perlomeno curioso, non è vero? Soprattutto considerando quanta aritmetica c’è nella musica!

Piccolo accenno al femminile, almeno della lingua araba: si forma aggiungendo il solito suffisso -ah che corrisponde a una tâ’ marbûtah: nel caso di «aritmetica» inteso come aggettivo scriveremo quindi Hisâbiyyah, mentre se intendiamo Aritmetica come scienza… ebbene, attendete ancora un poco, fino a domani per la prossima scheda della serie «Una parola al giorno».

#domaniaritmetica #staytuned #unaparolaalgiorno

 

Una parola al giorno – Asse

«Una parola al giorno», quattro lingue con permesso di soggiorno euro-mediterraneo per comunicare piacevolmente persino la matematica!

La parola di oggi è asse. Ha a che fare con la simmetria e con la rotazione; l’asse di un segmento permette d’individuare il circocentro di un triangolo ovvero il centro della circonferenza passante per tre punti dati.

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Interessante l’etimologia che per le lingue europee si può far risalire fino al sanscrito aksha che ha lo stesso significato di asse, ruota o carro.

In arabo, la radice H-w-r ha tra l’altro il significato di «ritornare a», mentre la parola miHwar, per la quale è espressamente indicato l’uso in geometria con il significato di «asse», in senso più figurato siginfica anche «perno», «polo», «centro», oppure, se può interessare, il mattarello e lo spianatoio per la pasta.

L’asse è sempre una retta; in particolare, l’asse di un segmento può essere definito come il luogo geometrico dei punti equidistanti dagli estremi di quel segmento. L’intersezione del segmento con il suo asse individua il punto medio del segmento, e infatti proprio nella scheda relativa al punto medio potete trovare una costruzione geometrica che come «sottoprodotto» (o superprodotto) comprende anche l’asse.

In effetti l’asse di un segmento può essere definito anche come la retta perpendicolare al segmento e passante per il suo punto medio.

Giusto per dire qualcosa di originale, butto lì il classico esercizio di collegamento delle diverse nozioni acquisite, consistente nel verificare che gli assi dei cateti di un triangolo rettangolo si intersecano nel punto medio dell’ipotenusa. Se avete dubbi sul perchè, vi rimando all’articolo «O se del mezzo…» di dantesco sapore, presente anche sulla pagina «In prosa e in versi».

Buona lettura!

#Unaparolaalgiorno #conpermessodisoggiorno #buonalettura

 

 

 

Una parola al giorno – Addizione

«Una parola al giorno», quattro lingue con permesso di soggiorno euro-mediterraneo, per comunicare piacevolmente persino la matematica!

La parola di oggi è addizione, altra operazione aritmetica insieme alla sottrazione, citata proprio ieri a proposito del suo risultato.

Il risultato dell’addizione invece – spoileriamo il «segreto di Pulcinella» – si dice somma: ne parliamo in quest’altro post.

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Ed ecco i promessi aggiornamenti in merito alle etimologie: innanzitutto ci tengo – «sindrome della mamma» – a mettervi in guardia dai falsi amici: attenzione a non confondere l’inglese Addition con il termine molto simile «addiction», che vuol dire tutt’altra cosa, ovvero «dipendenza» (come dalle molte sostanze nocive regolarmente in vendita in ogni dove, dai giochi vari e persino dai social media): sono sicura che non diventerete mai «addicted» alle addizioni, questo è certo!!

Etimologia europea dal latino addĕre, «aggiungere» e non chiediamo di più!

Riguardo all’arabo, il termine iDâfah con la Dâd enfatica e la successiva vocale â prolungata, ha la forma di una messa in atto di qualcosa, e si riferisce alla quarta forma verbale – aDâfa – della radice D-w-f che ha come significato più generale quello di «essere ospite», «trovare ospitalità», mentre nella quarta forma aDâfa esprime proprio i significati di «aggiungere» (anche nel senso degli ingredienti di una ricetta o di un miscuglio), «accludere», «assegnare».

Non perdetevi i futuri vocaboli nelle nuove uscite di Una parola al giorno.

#staytuned #articoloaggiornato #ognipromessaèdebito

Una parola al giorno – Appartenente

«Una parola al giorno»: quattro lingue con permesso di soggiorno euro-mediterraneo, per comunicare senza frontiere persino la matematica!

La parola di oggi è appartenente. Il verbo che articola il primo gruppo di assiomi della geometria euclidea.

Gli assiomi di appartenenza servono ad articolare la relazione fra i concetti primitivi: punto, retta e piano.

In questo caso le tre lingue europee presentano differenze etimologiche e di forma più o meno marcate: unico accordo quasi perfetto è quello tra l’italiano e il francese. Variazione sul tema per lo spagnolo mentre l’inglese «balla da solo».

Il verbo inglese Belong ha interessanti significati a monte dell’espressione to belong to che significa più specificamente «appartenere». Troviamo infatti che il significato più intrinseco è di «essere al proprio posto / nel posto adatto» (ad esempio: «the table belongs in the kitchen»,  che significa «il posto adatto per la tavola è in cucina», oppure «sentirsi parte», soprattutto riferito a un gruppo. Due sfumature di significato entrambe interessanti se trasportate alla matematica, perchè danno il senso di appartenenza come «essere al proprio posto» in un insieme «di cui potersi sentire parte», ovvero definito secondo un criterio che accomuna tutti i suoi elementi. Siamo sulla soglia del concetto stesso di luogo geometrico.

Glossario-Appartenente

Per quanto riguarda l’arabo, la radice del termine in questo caso è n-m-a (alif maqsura), dal significato generale di «crescere», «svilupparsi», «progredire», «accrescere / aumentare / moltiplicarsi». La parola yantami deriva dall’ottava forma verbale intamà che ha il significato di “far risalire la propria origine da», «dipendere da», «essere collegato / connesso / associato a», «essere membro di», «appartenere a». Regge la preposizione ilà.

Lasciate qui in basso i vostri commenti a riguardo.

#unaparolaalgiorno #ditelavostra