Pisa celebra Leonardo Fibonacci: quattro giorni di eventi in onore del grande matematico (link esterno)

Leonardo Fibonacci è considerato a buon dirutto il padre della matematica europea. Figlio di un mercante pisano, viveva a Bejaia in Algeria e studiava dai “maestri d’abaco” musulmani del luogo.

Pochi notano la corrispondenza temporale tra lo scambio culturale e scientifico che porta Fibonacci a “tradurre in italiano” gli ancora neonati “numeri arabi” (con la splendida intuizione di coniare per lo zero il nome latino zephirum, zefiro, a evocare il vuoto ineffabile) e lo scambio teologico-politico ma anche spirituale tra il papa Gregorio VII e l’emiro di Bejaia, al quale scriveva in una celebre lettera l’esportazione a riconoscersi reciprocamente nel nome della comune discendenza Abramica.

Seguiamo dunque con molto piacere e interesse le celebrazioni pisane del grande Leonardo, genio dell’armonia e della “divina proporzione”.

(Immagine: Leonardo da Pisa, Liber abaci, Ms. Biblioteca Nazionale di Firenze, Codice magliabechiano cs cI, 2626, fol. 124r Source: Heinz Lüneburg, Leonardi Pisani Liber Abaci oder Lesevergnügen eines Mathematikers, 2. überarb. und erw. Ausg., Mannheim et al.: BI Wissenschaftsverlag, 1993,1228. Fonte: Wikimedia commons)

https://amp.pisatoday.it/attualita/celebrazioni-leonardo-fibonacci-pisa.html

Gli strani fenomeni topologici che ridiscutono la fisica | Reccom Magazine

Giusto per non far passare Agosto senza un post(o), e in clima di preparazione ai concorsi vari, condivido un articolo che mi sembra molto interessante e ben scritto, su un argomento affascinante come la topologia. Buona lettura (nb il link porta a un sito esterno con cui non ho rapporti) https://www.reccom.org/2020/08/29/la-strana-topologia-sta-ricostruendo-la-fisica/

Diario di bordo – Chi si ricorda la “Didattica breve”?

Immagine Pixabay

Si tratta di un campo di ricerca che mi ha da sempre affascinata. Cominciai ad occuparmene quando insegnavo a un corso serale ITI elettrotecnico, classe IV. Missione, insegnare a volenterosi trenta-quarantenni già esperti in vari campi di lavoro ma pressochè digiuni di matematica, un ingente programma di analisi, con approfondimenti su successioni e serie, numeri complessi ed equazioni differenziali, il tutto in tempo-classe ridotto ai minimi termini, spesso, per loro, dopo una già faticosa giornata di lavoro.

Lo stesso principio didattico, a grandi linee fondato su una seria e ragionata ricerca di “nuclei fondanti” e percorsi logici anche interdisciplinari – la cosiddetta “distillazione della materia”, si applica molto bene anche nel campo a me ancora più caro della didattica interculturale, che se ben spesa diventa un supporto extracurricolare al potenziamento e al rinforzo anche della matematica (un mio articolo a riguardo, dal titolo “Islam e matematica: aspetti per una didattica interculturale”, è recentemente apparso nel volume “L’Islam e i grandi educatori – le religioni come sistemi educativi”, ed. Belforte, Livorno, 2019).

L’ipotesi corrente di riaprire a settembre le classi con lezioni di 40 minuti, mi sembra che renda di nuovo estremamente attuale e necessaria una riflessione su questa modalità didattica, soprattutto nel campo della matematica dove in quei 40 minuti non si tratta soltanto di far ragionare, trasmettere nozioni o consigliare letture, ma bisogna arrivare a un preciso dunque di “saper fare” molto specifici e a volte molto complessi e “lenti” da costruire.

Il lavoro richiesto è molto, soprattutto a monte della lezione, ma la spendibilità è a lungo termine e il “risparmio” in termini di insuccessi didattici può essere davvero notevole.

Qui il link a una pagina che ben illustra gli aspetti di questo metodo di lavoro (link esterno):

http://www.roberto-crosio.net/db/db.htm

Buona lettura!

Diario di bordo – Eid Mubarak Buona Festa!

Eid Mubarak – Buona festa della fine del digiuno di Ramadan

La festa dura tre giorni ed è cominciata ieri 24 maggio, primo giorno del mese di Shawwal, il decimo del calendario islamico, anno 1441 dell’Egira. ci è quindi lecito pubblicare gli auguri oggi, non siamo (così tanto) in ritardo!

Determinare la fine del mese di Ramadan è sempre un’esperienza un po’ scientifica e molto spirituale. Gli scienziati e astronomi dell’epoca d’oro hanno fatto del loro meglio per raffinare le tavole e osservazioni astronomiche affinchè esse fossero al servizio della religione, e se la tradizione prescrive la testimonianza diretta della visione della luna da parte del digiunatore, per stabilire sia l’inizio sia la fine del mese, il segreto di tale esperienza resta più racchiuso nella relazione micro-macrocosmica tra l’Uomo e il Creato che non nelle formule matematiche e nelle potenze dei telescopi.

In ogni caso, il tempo della festa è entrato e bisogna ben onorarlo! Buona Eid al-Fitr a tutti i musulmani.