Parlo ovviamente delle gru da cantiere, come quelle illustrate nella metà superiore dell’immagine qui sopra. Alla gru delle risaie vercellesi e alle sue cugine asiatiche lasciamo la libertà di fare tutti i movimenti che desiderano… tra l’altro hanno ispirato fior di tecniche delle arti marziali, un altro mondo rispetto all’arida (non è vero!) matematica.
“Quanti movimenti fa una gru?” è la domanda che ponevano i professori delle materie tecniche di un istituto professionale a indirizzo elettrotecnico, qualche annetto fa, durante le giornate di orientamento. Poiché, in una di queste occasioni, nessuno dei ragazzi sembrava voler osare una risposta, a un certo punto si levò la fievole voce della prof di matematica (leggi: me che scrivo), la quale azzardò un timido “tre”, memore delle festose visite infantili al cantiere di papà.
Ci avevo quasi azzeccato, infatti la risposta era sei. Pare che la gru sia uno dei più semplici sistemi radiocomandabili, perchè richiede soltanto sei comandi: due per la rotazione del braccio (in senso orario / antiorario); due per la posizione del bozzello di sollevamento (avanti / indietro lungo il braccio rotante); due per la lunghezza della fune di sollevamento (avvolgere /svolgere intorno al bozzello) e di conseguenza per l’effettiva posizione finale del gancio di sollevamento nello spazio circostante la gru.
Si tratta in definitiva di un sistema di coordinate cilindriche, per questo mi sembrava interessante da introdurre. Quanti bambini magari hanno una gru giocattolo tra i loro giochi preferiti? Magari, il giorno in cui cominceranno a trovarlo un gioco troppo “da bambini”, potete svelargli quanta geometria dello spazio conteneva quel semplice gioco.
Mi fermo qui, in attesa che magari questa stessa immagine che accompagna il post, insieme al titolo, venga ammessa agli ambìti onori di un gruppo social di matematica dove al momento sembra non aver passato il vaglio della giuria… forse non era abbastanza chiaro quale fosse l’intento matematico del discorso? Può darsi. Per fortuna c’è il mio esclusivissimo blog di circa cinquanta abitanti, perlopiù poeti e gente di passaggio, sempre pronto a ospitare ogni pensiero mi sembri utile e piacevole per un’estemporanea conversazione matematica.
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