Numero dopo numero, eccoci al quindici!
Come per il quattordici, e per il quattro, il cinque e il sei, doppia scrittura che evidenzia le differenze (tra parentesi) delle consuetudini in uso nell’area persiana.
Ricordando che abbiamo scritto il nome in forma femminile (quindi con l’unità al maschile e la decina al femminile – vedi spiegazioni estese nella scheda relativa al numero tredici), la forma maschile del numero sarà khamsat ‘ashar: si cambia il genere sia nelle decine (concordanti con il numerato) sia nelle unità (di genere opposto rispetto al numerato).
Ripeto ancora perché repetita juvant: l’oggetto numerato va sempre al singolare.
Per fare finalmente un esempio dopo tanto parlare, diremo khamsat ‘ashar yawmin («quindici giorni»).
Per oggi è tutto riguardo ai numeri; nei prossimi giorni concluderemo la seconda decina.
#unacinquinaalgiorno #nonpropriotuttiigiorni #staytuned