«Una parola al giorno», quattro lingue con permesso di soggiorno euro-mediterraneo per comunicare con piacere persino la matematica.
Oggi la parola è Sottrazione, operazione aritmetica inversa dell’addizione.
Diversamente dall’addizione, in quanto operatore inverso, i due termini della sottrazione – che ricordiamo in italiano si chiamano minuendo il primo e sottraendo il secondo, non giocano un ruolo simmetrico come i due addendi di una somma, tanto che ad esempio nell’insieme dei numeri naturali, mentre l’addizione è un’operazione interna, la sottrazione non lo è (ovvero, mentre il risultato dell’addizione di due numeri naturali è ancora un numero naturale, il risultato della sottrazione degli stessi numeri, che chiamiamo differenza, può non esistere nell’insieme dei numeri naturali, come nel caso della sottrazione 5 – 8 che dà luogo a un risultato «negativo»).
Etimologia: in tutte le lingue, compreso l’arabo, la parola significa «togliere», «tirare via» e simili. In arabo il verbo TaraHa (T enfatica e H aspirata) ha anche gli ulteriori significati di «gettare», «rifiutare», «ripudiare».
Niente di arcano né di misterioso quindi per oggi. A domani con un’altra scheda!
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