«Una parola al giorno», quattro lingue con permesso di soggiorno euro-mediterraneo, per comunicare con ordine geometrico persino la matematica!
E mi perdonerete questo incipit spinoziano: la parola di oggi è Geometria.
Per quanto astratta e algebricamente formalizzata sia diventata la materia, il suo nome, almeno nelle lingue europee, deriva sempre dal greco per «misurar la Terra», e in questo senso desta sempre meraviglia come la geometria euclidea sia un modo di misurare il tondo (la Terra) con lo squadrato (rette e perpendicolari): non sarebbe andata molto meglio la geometria sferica?
Oppure – non ci avevo mai pensato ma mi balena ora l’idea – Euclide per primo postulò un’architettura geometrica capace di approssimare con spline di primo grado le misurazioni terrestri in un intorno sufficientemente piccolo di un luogo fisico? Sarebbe stato bello poterglielo chiedere direttamente, al buon Euclide. Resti il fatto che evidentemente ben sapeva come stavano le cose, e non per niente collocò il quinto postulato fra i postulati e non fra i teoremi!
Per quanto riguarda l’arabo, noto soltanto che ‘ilm al-Handasah, dove ‘ilm significa «scienza» e la H è maiuscola non perché iniziale ma in quanto indica la H aspirata, è parente stretta del nome muHandis («architetto» o, tradotto in termini moderni, anche «geometra» o «ingegnere»), appellativo del celebre architetto Abu-l-Wafa al-Buzjani, al quale sono attribuite molte delle bellezze architettoniche più antiche dell’Iran e altri luoghi della Grande Persia, oltre a una dimostrazione tra le più celebri del Teorema di Pitagora (visto che prevedo vi stia cominciando ad essere simpatico, eviterò di menzionare anche le formule trigonometriche a lui attribuite).
Il discorso sarebbe molto molto lungo. Prometto, approfondirò!
#unaparolaalgiorno #unageometriaalgiorno #staytuned.