«Una parola al giorno», quattro lingue con permesso di soggiorno euro-mediterraneo, per comunicare piacevolmente persino la matematica.
La parola di oggi è Sottoinsieme, in tutte le lingue naturalmente correlata al termine Insieme che abbiamo già visto.
Soltanto nell’arabo trovo una parola che non evoca esplicitamente il termine majmû’ah a suo tempo visto, ma ha un termine proprio per esprimere il concetto: far’iyyah in effetti – dalla radice fara’a da non confondere con faragha, graficamente (in lingua araba!) molto simile, che abbiamo visto a proposito dell’insieme vuoto – è un termine utilizzato in generale con la stessa funzione del prefisso sotto- , e visto che lo stesso termine insieme ha un’accezione molto generale, ne deduco che si possa evitare di esplicitarlo.
Per relativa completezza, ci tengo ad annotare che fara’a comprende il significato di «diramarsi» o «ramificarsi» ma anche «dedurre», «derivare da», benchè il significato principale della radice sia quello di «superare / vincere», «essere superiore». Sfumature e relazioni, nel caso dei sottoinsiemi sicuramente non simmetriche, anzi, gerarchiche, come ben evocano i significati esposti della radice.
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