Abbiamo visto, a proposito del numero sei, come non sia affatto salutare andare ad orecchio nello studio dei numeri arabi: si rischia facilmente di prendere un granchio!
Il numero sette pero ci viene incontro, poiché il termine arabo è di una rara correttezza anche mnemonica: si chiama infatti come il giorno del sabato: sab’ah, e non è affatto un caso, dal momento che proprio yawm al-sab’ah – «il settimo giorno» – è quello del «riposo di Dio».
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