«Una parola al giorno», quattro lingue con permesso di soggiorno euro-mediterraneo, per comunicare con piacere persino la matematica!
La parola di oggi è frazione. Termine che in tutte le lingue evoca il concetto di «spezzare».
Ad esempio in arabo si chiama kasr la preghiera del viaggiatore, «ridotta» nella quantità dei cicli di prosternazioni, e si chiama kasrah la vocale i, la quale – difficile da spiegare in modo meno che intuitivo – «rompe il movimento» dato dalle vocali (in arabo harakah, che significa proprio «movimento»): il concetto intuitivo di questa «rottura» è dato visivamente dal fatto che la kasrah (i) è scritta sotto il corpo della parola, mentre le altre due vocali fathah (a) e dammah (u) sono scritte sopra.
Sono andata fuori tema? Eh sì, un bel po’, ma spero di avervi dato notizie comunque interessanti.
Parliamo dunque del nostro oggetto matematico: la frazione.
Si tratta di un oggetto di cui conosciamo l’utilizzo, almeno nella forma del rapporto di quantità o di misure, già dai tempi di Euclide.
Gli arabi dell’epoca medievale utilizzano volentieri le frazioni continue anche per calcoli commerciali. Per approfondimenti su questo interessante argomento si veda questo precedente articolo. Riguardo alle frazioni continue in genere è molto ben fatta la pagina wikipedia ad esse dedicata.
L’argomento «frazioni» è così vasto da sembrare non numerabile, sebbene in realtà non lo sia (è infatti, tecnicamente, numerabile eccome!). Ci torneremo, ne sono certa, ancora molto spesso!
#staytuned #unaparolaalgiorno
Pingback: Una parola al giorno – Frazionario – ilripassinodimatematica
Pingback: Una parola al giorno – Denominatore – ilripassinodimatematica
Pingback: Una parola al giorno – Frazione propria – ilripassinodimatematica
Pingback: Una parola al giorno – Frazione impropria – ilripassinodimatematica
Pingback: Una parola al giorno – Frazione decimale – ilripassinodimatematica