Si sente sempre più frequentemente parlare della didattica secondo il modello “flipped classroom”. Forse non tutti sanno di che cosa si tratta e per certi versi ci si può chiedere se sia così necessario catalogare sistematicamente le diverse modalità comunicative che possono intervenire nel complesso dialogo tra i docenti e la classe nel processo educativo, per poi trovarsi più o meno discutibilmente a fare classifiche o a imporre arbitrari aut-aut tra le une e le altre.
Ho trovato questo articolo che spiega in modo semplice e chiaro che cos’è una “flipped classroom”, illustrandone in modo molto obiettivo ed equilibrato i pro e i contro.
Ve lo propongo e sentitevi liberi di commentare con le vostre opinioni a riguardo.
Da parte mia le considerazioni di fondo sono le seguenti:
– il buon metodo di lavoro non è sufficiente se non c’è la qualità delle persone e la qualità dei materiali didattici
– non si dovrebbe escludere di principio alcun metodo comunicativo o di insegnamento ma tutti andrebbero utilizzati nel momento giusto e nel modo giusto, secondo una sensibilità che nessun manuale può insegnare
Buona lettura 🙂