Fase 1: RESPIRARE PROFONDAMENTE E RILASSARSI

Ecco il primo esercizio proposto nella raccolta “Curriculum Inspirations”.
Le “fasi di lavoro” proposte per risolvere il problema, oltre a consigli strettamente matematici ne riportano di molto utili e squisiti, come quello di “respirare profondamente e rilassarsi”, ma anche di “sentirsi liberi di ridisegnare la figura variandone i dettagli, a patto di non alterare i dati del problema”.
Insomma, gestire attivamente l’esercizio piuttosto che subirlo. E’ il primo passo verso una conquista.

Interessante anche la scaletta proposta per l’analisi del problema da discutere con la classe nell’ottica del problem solving:

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Un modo per far organizzare le idee ai ragazzi, ma anche un’ottima prassi per organizzare le proprie idee prima di proporre un esercizio in classe, avendo chiaro ogni aspetto che dev’essere padroneggiato e ogni sviluppo che si può far seguire.

Fai clic per accedere a essay1.pdf

Immagina… puoi!

Spunti per giocare con i numeri, con le immagini, per animare una discussione in classe… in quanti modi si può usare una foto per una lezione di matematica?
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La matematica della gru

Quanti movimenti fa una gru?
E’ la domanda che il responsabile di un istituto professionale per elettrotecnici fa ai ragazzi di terza media per suscitare l’interesse al suo corso di studi. Domanda interessante. Risposta ancora più interessante: le coordinate cilindriche sono più vicine a noi di quanto pensiamo! Ma allora perchè spendere un’intero curricolo scolastico solo sul piano cartesiano?
Il curricolo scolastico dei corsi professionali è ricchissimo di spunti pratici che andrebbero meglio valorizzati come fonte di spendibilissime competenze matematiche.

 

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Ispirazioni per la didattica

“Curriculum Inspirations” è una raccolta di risorse per insegnanti della scuola media e superiore che illustra attività pratiche per coinvolgere gli studenti attivamente nell’esplorazione della matematica e nel ragionamento matematico, utilizzando problemi tratti dalla più classica e conosciuta competizione matematica degli Stati Uniti. Queste risorse, sviluppate da James Tanton, includono i saggi “Ten Problem Solving Strategy Essays” e “Curriculum Burst”.
I contenuti sono di qualità, ma soprattutto la scaletta di lavoro presentata nelle schede rappresenta un modello assolutamente da prendere in considerazione per ogni proposta di materiale didattico:

“CONTENTS: Here we shall:
a. Present a problem
b. Discuss problem-solving methods in the context of solving that problem.
c. Explicitly connect the problem to the curriculum, the Core Content Standards and the Mathematical Practices.
d. Take the problem further.
e. Explore deeper curricular mathematics inspired by the problem.”

Per chi non ha dimestichezza con l’inglese, le fasi di lavoro proposte sono le seguenti:
a. Presentazione del problema
b. Discussione di metodi di problem-solving nel contesto della risoluzione di tale problema
c. Connessione esplicita del problema al curricolo, agli Standard Minimi d’Insegnamento (Core Content Standard) e alle Mathematical Practices (cioè ai sistemi di valutazione e alle linee guida nazionali per l’insegnamento)
d. Portare oltre le conseguenze del problema
e. Esplorare elementi più avanzati del curricolo matematico che possano essere ispirati dal problema

Buona lettura!

http://www.maa.org/curriculum-inspirations

Se lo dice una collega…

A poco più di un anno dall’inaugurazione del complesso residenzial-commerciale “dalle finestre tutte sbagliate” che accoglie da lontano i visitatori di Assago-Milanofiori, trovo un articolo da dedicare amabilmente all’estro architettonico di chi ci ha voluti allietare con un trionfo di sistematiche asimmetrie scientificamente studiate a tavolino, al quale ci stiamo lentamente abituando.
Il tono polemico dell’autrice è a mio parere un po’ da mitigare, ma alcune riflessioni sono sicuramente interessanti e da considerare.

Visualizza su Medium.com

“Nel silenzio del rumore”

“Nel silenzio del rumore” delle polemiche sulla qualità della scuola, chi cerca – come dice il proverbio – trova, ed ecco che troviamo riflessioni tutt’altro che banali di filosofia della matematica, ma anche di filosofia della didattica, pubblicate sul sito web di un istituto superiore di Alessandria in Piemonte.

http://wp.me/P2liCw-1W

Mobius building

Mobius building
Il nastro di Mobius è una figura di transizione tra le due e le tre dimensioni, che dà luogo a una superficie infinita. L’idea del nastro di Mobius è già stata affrontata in passato in architettura, ma nessun progetto è mai stato tanto ambizioso quanto il “Nido di rondine”, proposto da Vincent Callebaut come centro di arti e letteratura per la città taiwanese di Taichung.
Formato da una serie di triangoli isosceli che ruotano gradualmente intorno ad un’ellisse, la costruzione crea una drammatica divisione fra dentro e fuori, permettendo un’integrazione dello spazio pubblico nel centro della costruzione, attraverso il “Patio Infinito”.
http://www.architizer.com/blog/mobius-strip-building-brings-loops-and-bling-to-taiwan/
(LE)